UAE Team Emirates, Tadej Pogacar: “Alla ripresa avremo una condizione simile. Bernal non è il mio unico rivale”

Tadej Pogačar è stato certamente una delle rivelazioni della scorsa stagione. Il corridore sloveno si è confermato anche all’inizio di quest’anno, vincendo l’ultima tappa dell’UAE Tour 2020, appena prima che per i corridori presenti alla corsa emiratina iniziasse la quarantena per alcuni casi positivi al coronavirus, tra cui il suo compagno di squadra Fernando Gaviria. Ora, come per altri, colleghi anche per il giovane talento della UAE Team Emirates sembra avvicinarsi il ritorno alle corse nella seconda metà di questo 2020.

“Ovviamente, come ciclista, voglio tornare alle gare il più presto possibile, ma solo quando sarà sicuro farlo – le sue parole a El Tiempo – Fino a quando non ci sarà un vaccino, è difficile prevedere cosa accadrà ed è meglio essere cauti. Molte cose potrebbero cambiare nei prossimi mesi. Se non sarà sicuro farlo, non dovremmo correre. La salute pubblica è più importante dello sport”.

“Molte squadre stanno preparando campi di allenamento, prima che le gare inizino di nuovo – ha aggiunto – Nelle prossime settimane, la maggior parte dei corridori si allenerà di nuovo sulle strade, quindi mi aspetto che avremo un livello simile prima dell’inizio delle competizioni. Si dice che presto si potrà uscire per allenarsi in Francia e in altri paesi non ci sono così tante restrizioni”.

Secondo la bozza del nuovo calendario ci saranno molte sovrapposizioni per garantire lo svolgimento di più corse possibili, ma questo non sembra rappresentare un problema per lui: “Sono sicuro che ci saranno molti più problemi per gli organizzatori che per i corridori. Per i ciclisti non cambierà molto, ma correre due grandi gare di fila può essere difficile – ha continuato – Ci sono più corridori che gare ed alcuni correranno meno giorni quest’anno. Penso che i ciclisti del World Tour soffriranno di meno perché quelle gare avranno la priorità, ma le corse più piccole e i corridori di livello inferiore ne soffriranno di più”.

Il giovane sloveno ha parlato anche dei suoi rivali e del ricambio generazionale in atto nel ciclismo: “Non considero Egan (Bernal, ndr) il mio unico rivale“, ha precisato, sottolineando che corridori come Chris Froome, Tom Dumoulin e Primoz Roglic: “Siano ancora alcuni dei grandi favoriti per vincere le corse più importanti. Hanno esperienza, sono assortiti, sono ciclisti eccellenti, non hanno perso competitività e devono essere rispettati. Io sto ancora imparando dai ciclisti più anziani. Alla Vuelta l’anno scorso ho condiviso la stanza con Marco Marcato, che è stato professionista per quasi 15 anni, mi ha aiutato molto“.

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